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putan club

TransgenderFeministElectronicIndustrialAvantRockTechnoEthnoWorldSauvagerie

Un duo franco-italiano. Voci, chitarre, basso & computer. Il Putan Club coniuga femminismo, elettricità, elettronica & sauvagerie - come se Jeff Mills violentasse The Nine Inch Nails : groove e alta tensione. Trance, Danza e Sfida.

Il PUTAN CLUB è stato ideato come una cellula di resistenza, caratterizzata da un modo di agire ispirato ai primi complotti di partigiani europei durante l'ultima guerra mondiale (azioni di forza in luoghi diversi e vari) e di partigiani odierni nel mondo intero. La resistenza è organizzata con i mezzi più arcaici ed immediati del nostro secolo: dal pianoforte alla chitarra, dal respiro al rumore elettrico/elettronico come dal verso scritto alla parola urlata, come dire dalle pitture rupestri al concettualismo più arduo, dal'avant-rock alla musica classica contemporanea, dalla ferocia tribale alla techno più spinta, dal bacio in bocca al calcio in culo, etc...


Il PUTAN CLUB non appartiene a nessuna Chiesa (rock, techno, jazz, avant, punk, ethno o what the fuckever) ma si da il diritto di essere tutto questo. E lo ha dimostrato, da Laâyoune a Pechino. Infine, il PUTAN CLUB collabora regolarmente con altri demoni come Lydia Lunch, Eugene S. Robinson o Denis Lavant.


Con una media di  150 concerti ogni anno e più di 1500 dalla sua creazione, in Europa, Cina, Africa, Turchia, Oceania, America, Asia & Asia Centrale, così come parte di numerosi festival internazionali tali Bazant Pohoda (SK), Amplifest (PT), Moers (D), Tomorrow Fest (Shenzhen, RPC), Tallinn Music Week (ES), Milhoes ( PT), Croisements Festival (Pechino, RPC), Pikipop (FIN), Tam-Tam (HR) il PUTAN CLUB è iconoclasta, groovy e decisamente femminista-rivoluzionario.


Il PUTAN CLUB collabora regolarmente con altri demoni come Lydia Lunch, Eugene S. Robinson o Denis Lavant.

"Il Putan Club non si ascolta solamente : si frequenta." MONDO SONORO (E)Estratti vidéo live, Varsavia 2022.

"Come abbiamo potuto perderci questo ? Una collisione amorosa tra Young Gods, NIN e i primi Ants quando le cose si fanno tribali ed etno, il Putan Club sviluppa un suono sorprendente e originale - e il concerto è enorme. Il pubblico è affascinato dal duo franco-italiano, così perfetti e così mozzafiato che rimaniamo sbalorditi dalla loro genialità. Il Putan Club è una rivelazione esplosiva. Una ragazza dai capelli ricci di medusa che fa rotolare la sporcizia del suo basso con un groove perfetto e un ragazzo alla chitarra che sottolinea l'inferno. Esplodono, letteralmente. Il loro computer si occupa dei compiti ritmici mentre i riff vengono trasmessi con veleno noisenik e pura potenza. C'è il crepitio e la macinatura dell'industrial e la visione d'avanguardia del post-punk così come un onnipotente groove della techno death che scricchiola nell'Africa cruda e nella ferocia originaria. Sono la migliore band di cui avrei dovuto sentire parlare. Una priorità che dovete ascoltare. Adesso !"  John Robb - LOUDER THAN WAR (UK)


"...Ogni concerto del Putan Club è un calcio in culo alla musica moderna e alla sua industria. ...Sono ribelli non perché sia bello farlo, ma perché questo è ciò che sono nel loro nucleo : anticonformisti... Insubordinazione: questo è il Putan Club..."   MUSIC & RIOTS MAGAZINE (UK)

"Putan Club, duo franco-italiano, l'ultimo concerto della serata e porca puttana, fanno saltare in aria l'Hard Club di Porto (P). Suonando in mezzo all'enorme sala pienissima, creano un'esperienza immersiva e interattiva con il pubblico che diventa sempre più selvaggio mentre la bassista e il chitarrista irrompono nello spazio in modi violentemente seducenti, emettendo urla tribali. Si descrivono come FemministElectronicIndustrialAvantRockTechnoWorldSauvagerie - e prende davvero senso durante il culmine del loro set che finisce in un'orgia metaforica completa che poi si traduce in una corsa immediata al merchandising. Qui tutti hanno ballato, celebrato e vissuto LA VITA SELVAGGIA."  Abi Coulson, ASTRAL NOIZE (UK)


"...Il Putan Club esiste proprio per varcare i confini, sfidare limiti, smuovere coscienze, rovesciare dogmi, pregiudizi e formattazioni, sviluppando durante ogni concerto un manifesto di irriverenza e libertinismo che coinvolge -letteralmente- il pubblico in un tumulto a cui è legato difficile rimanere indifferenti.(....) Questo duo franco-italiano -ma da e per il mondo intero- forgia ciò che gli passa per la testa, dal rock alla techno, dal jazz all'avant-punk e alla world music, in maniera virale e in un esperienza altamente contagiosa che ha osato sfidare le resistenze dei partecipanti di una lunga e intensa giornata di festival. E nonostante tutto, il pubblico non ha smesso di fare la rivoluzione in uno concerto che invita e incita proprio questo. Era impossibile programmare un migliore concerto per la chiusura di questa seconda giornata dell'Amplifest..." LOUD! MAGAZINE (PT)


« ...siamo ancora più emozionati dopo un'altra esibizione del Putan Club. Ogni concerto loro rappresenta una nuova opportunità per instaurare dialoghi appassionati. (...) Gruppo in mezzo al pubblico, pubblico in mezzo al gruppo – abbasso le gerarchie ma euforia di irriverente informalità – sempre in compagnia del tradizionale (ma altamente sovversivo) calderone di suoni esplosivi e frenetici: avant-rock, industrial, techno, etno e quant'altro si voglia aggiungere – la ricetta è così anarchica come loro. Il risultato? Un'atmosfera di rito epico, la celebrazione ultima di un'armonia utopica che il mondo non è mai riuscito a stabilire, ma che questo fantastico duo sembra costantemente riunire."

                                                                                                                                                                                                                                                                                             TRESHOLD MAGAZINE (UK)


"Ora che il secondo giorno del festival volge al termine, possiamo dire a coloro che non hanno avuto la follia di ascoltare il PUTAN CLUB che possono piangere ciò che si sono persi. È stata un'ora con picchi techno, industrial, jazz sperimentale, metal di tutti gli stili e persino ondate di world-music, una combinazione altamente infiammabile ed energica, che esaurisce completamente le nostre forze. A giudicare dal pubblico che si muoveva per la sala mentre il duo trafiggeva i loro cuori, inutile dirlo, il festival ha trovato un chiaro vincitore."  WAV MAGAZINE (UK)


« … un'arma. Formidabile. Tremate, oscuri bastardi che governate senza timone. C'è qualcosa lì che ti mette dalla tua parte, ti tira dalla tua parte. …Permeano e alimentano il risentimento, anche disorientante (la salva finale è, in questo senso, una perla integrale). Impareggiabile, inarrestabile e, è udibile, altamente musicale.»   WILLSONIC (F)

 

Gianna Greco (I) : basso, vox, computer, electronics

François R. Cambuzat (F) : chitarra, vox, computer, electronics


 

Nota Bene : il Putan Club ovviamente non è  un gruppo punk  , ma prende tutto ciò che ha bisogno: avant, rock, techno, world, oriental,  jazz, metal, classica...
Il Putan Club è un banco di prova .

   

 ... hey baby, it's subversive ...




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Gianna Greco & François R. Cambuzat suonano con delle chitarre costruite da Mattia Maglio.

gianna greco


Già da ragazza e musicista, dal profondo sud dell'Italia, Gianna Greco detestava cordialmente questo mondo mostruosamente bicefalo. Da una parte la prerogativa di una classe di fondare la civilizzazione del parassitismo, dall'altra il privilegio del sesso maschile che trasforma la metà del genere umano in esseri autonomi e l'altra metà in schiavi, sviluppando un tipo di civilizzazione monosessuale: la civilizzazione maschile. Gianna è precocemente cosciente della tripla schiavitù femminile: l'ignoranza, il capitale e gli uomini.


Nel 2011, spera nella rivoluzione tunisina e alla fine di febbraio vola verso Tunisi. Segue da vicino questa meravigliosa esperienza del "Consiglio per la realizzazione degli obiettivi della rivoluzione, della riforma politica e della transizione democratica". Gianna Greco resta stupefatta dinanzi alla forza delle donne tunisine.


Disgustata dall'esito di questo "massimo Organo", dalla virata economicamente ultra-liberale di Ennahdha e dalle parvenze di governi che si susseguono, all'età di 22 anni Gianna Greco ritorna in Europa e imbraccia le armi. Nella parte interna della cosciasinistra si fa tatuare un estratto di Pasolini "Il mondo sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo." e dopo varie esperienze poco soddisfacenti fonda nel 2013 il PUTAN CLUB, una cellula di azione artistica, leggera, rapida, popolare, atea e iconoclasta.


Gianna vive oggi tra Pamir, Francia e Argentina, seguendo solo ciò che la fa fremere.


Essere un artista è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressiste di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l'arte e la vita.”  Gian Maria Volontè


Discografia selettiva :

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- Shotgun Babies, “Destroy Your Beauty”, 2008

- Shotgun Babies, “Riot On Sunset, Vol.16”, 272 Records, Hollywood USA, 2009

- Shotgun Babies, “Symbiotic Trip”, 2009

- Shotgun Babies, "Under The Grind", M. A. Productions, 2010

- Shotgun Babies, “Denderah”, Officine Cantelmo, 2010

- Shotgun Babies, "Rock With Mascara", Rock With Mascara, 2010

- Shotgun Babies, “Musichiamoli Tutti”, Arci Real, 2011

- Muffx, “Époque”, Ill Sun Records, 2012

- Lydia Lunch’s Putan Club, «Don’t pressure the man with the knife », UJPE, 2013

- Putan Club, "AMPMIX022", compilation Amplificasom, 2013

- Putan Club, "SAVE GAZA - Free artists for free Gaza", compilation, 2014

- Shotgun Babies, “Private Games”, Atypeek Records, 2015

- Putan Club, "Kaüzpellaplatz II", compilation Associação Terapêutica do Ruído, 2015

- Ifriqiyya Électrique, “Rûwâhîne”, Glitterbeat Records, 2017

- Putan Club, "Filles de Mai", Toten Schwan Records, 2017

- Ndox Electrique, "Tëdd ak Mame Coumba Lamba ak Mame Coumba Mbang", Bongo Joe Records, 2023

- Putan Club, "Filles d'Octobre", Toten Schwan Records, 2025



françois r. cambuzat


François R. Cambuzat ha fondato The Kim Squad, Il Gran Teatro Amaro, la République du Sauvage, l' Enfance Rouge, la Trans-Aeolian Transmission, la Machine Rouge, l'Ifriqiyya Electrique ed altre pandemie


Prima bassista poi sassofonista (residente a Bedford Stuyvesant) a diciassette anni suonava con Dizzy Gillespie al Blue Note di New York. La sua vita fu salvata della miseria americana dal rock'n'roll intervistando Iggy Pop e diventando così giornalista indipendente per diversi media europei.


Di ritorno per poco in Francia, non smesi mai di fuggirla. François R. trasloca così a Londra, Roma, Berlino, Hamburg, Tunisi, Bruxelles, Lecce, ecc... Tra tanti, ha invitato e creato con Lotfi Bouchnak, Eugenio S. Robinson, l'Orchestra Nazionale della Rachidya, Luciano Berio, Emanuele Luzzati, Lydia Lunch e Denis Lavant.


François R. Cambuzat è il direttore artistico Festival Trasporti Marittimi.


Discografia selettiva :

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- The Kim Squad, "Young bastards", Virgin Italy, 1987

- François R. Cambuzat, "Notre-Dame des Naufragés", Virgin Italy, Stile Libero, 1988

- François R. Cambuzat canta il Gran Teatro Amaro, "Uccidiamo Kim", Virgin Italy, 1990 

- Il Gran Teatro Amaro, "Port Famine", RecRec Zürich, 1991

- Il Gran Teatro Amaro, "Hôtel Brennessel", RecRec Zürich, 1993

- Il Gran Teatro Amaro, "Piazza Orphelins", RecRec Zürich, 1995

- François R. Cambuzat et les Enfants Rouges, "Swinoujscie-Tunis", L'Enfance Rouge, 1995

- François R. Cambuzat et les Enfants Rouges,"Radioira", Il Manifesto, 1997

- François R. Cambuzat et les Enfants Rouges, "Taurisano-Cajarc", Polygram, 1998

- François R. Cambuzat et les Enfants Rouges, "Reus-Ljubljana", L'Enfance Rouge, 1998

- François R. Cambuzat et les Enfants Rouges, "Trienni TalpClub", G3G Records, 1999

- L'Enfance Rouge,"Il Mucchio Selvaggio", Il Mucchio Selvaggio, 2000

- L'Enfance Rouge, "Davos-Leros", Audioglobe, 2000

- L'Enfance Rouge, "Rostock-Namur", Audioglobe, 2002

- L'Enfance Rouge, "Krsko-Valencia", Wallace Records, 2005

- L'Enfance Rouge, "Krsko-Valencia", T-Rec, 2006

- La République du Sauvage, Irfan + FromScratch , 2007

- L'Enfance Rouge, "Trapani-Halq al Waady", Wallace Records + T-Rec, 2008

- Le Grand Orchestre du Désastre, "Setlasevir", Great Arabian Recordings, 2011

- L'Enfance Rouge, "Bar-Bari", DisquesDePlomb+WallaceRec+MusicaPerOrganiCaldi, 2011

- L’ Enfance Rouge + Eugene S. Robinson, "The First Will & Testament",UJPE, 2013

- Lydia Lunch’s Putan Club, "Don’t pressure the man with the knife", UJPE, 2013

- Ifriqiyya Électrique, “Rûwâhîne”, Glitterbeat Records, 2017

- Putan Club, "Filles de Mai", Toten Schwan Records, 2017

- Ndox Electrique, "Tëdd ak Mame Coumba Lamba ak Mame Coumba Mbang", Bongo Joe Records, 2023

- Putan Club, "Filles d'Octobre", Toten Schwan Records, 2025

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+ 53 compilations.